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Advanced Driver Assistance Systems

08.05.2024
La vendita di veicoli cresce anno dopo anno a livello mondiale. Per farsi un’idea, negli anni ‘90 sono stati venduti in totale 39,2 milioni di unità di veicoli in tutto il mondo. Mentre nel solo 2016 ne sono stati venduti più di 74 milioni. Con l’incremento delle vendite, è aumentato anche il numero di incidenti stradali. Il fattore umano, le strade e il veicolo stesso sono elementi chiave che entrano in gioco negli incidenti.
Gli utenti ne sono coscienti e per tale motivo, in misura sempre crescente, al momento dell’acquisto di un veicolo si interessano ai differenti sistemi di sicurezza proposti dalle case automobilistiche. È necessario tuttavia tenere presente che questi sistemi comportano dei costi di ricerca e sviluppo, e ciò si riflette nel prezzo finale del veicolo. Quest’ultimo fattore comporta un problema, in quanto in base a dei sondaggi effettuati al momento di valutare l’acquisto di un veicolo, il primo fattore determinante continua a essere il prezzo, prima ancora dell’estetica, dei consumi e della sicurezza.
La probabilità di sopravvivenza degli occupanti di un veicolo moderno è doppia rispetto ai veicoli di 10 anni fa. Vari studi dimostrano l’importanza di acquistare un veicolo con il massimo possibile di elementi di sicurezza. Esistono sistemi obbligatori per legge, come per esempio: l’ABS (Anti-lock Braking System), gli SRS (dispositivi supplementari per la sicurezza passiva o airbag), il monitoraggio della pressione degli pneumatici o gli standard di fissaggio ISOFIX. Ve ne sono altri che al giorno d’oggi sono opzionali, come per esempio: il sistema di adattamento intelligente della velocità, il sistema di frenata automatica, quello di rilevamento di pedoni...
Per questo motivo, con i nuovi sistemi di sicurezza raggruppati con il nome di sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance System – Sistema avanzato di assistenza alla guida), è possibile ricevere delle informazioni vitali sulla prevenzione di incidenti e sulla protezione degli occupanti e degli utenti della strada. Questa tecnologia non serve a nulla se non se ne conosce il funzionamento o se non viene utilizzata nella forma corretta, in quanto può indurre comportamenti pericolosi al volante. In nessun momento il guidatore può esimersi da una guida prudente e vigile.
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NOx Reduction Systems

08.05.2024
Una delle sostanze più nocive per le persone e l’ambiente prodotte dai motori di combustione sono gli ossidi di azoto e i loro derivati. Secondo i livelli massimi di inquinamento ambientale fissati dalle città, il diossido di azoto NO2 non dovrebbe superare i 200 mg/m3.
In realtà, spesso in condizioni meteorologiche avverse, questi livelli arrivano a triplicarsi, il che costituisce un grave rischio per la salute pubblica.Gli ossidi di azoto vengono prevalentemente prodotti durante la combustione del motore diesel, quando il regime di rotazione del motore è lento e la quantità di gasolio iniettato è limitata.Poiché il motore funziona senza limiti di aria aspirata, in queste condizioni la miscela di aria/combustibile risulta magra, perciò rimane molta aria che non partecipa direttamente alla combustione.Poiché l’aria è composta principalmente da azoto (78%) e ossigeno (21%), il resto di questi elementi che non partecipa alla combustione, reagisce a causa delle temperature elevate della camera di combustione, creando inquinamento dell’aria e gli ossidi di azoto (NOx), che provocano seri problemi correlati all’inquinamento nelle grandi città.
Di conseguenza, le case automobilistiche hanno sviluppato diverse soluzioni per ridurre, trasformare e controllare le emissioni di ossidi di azoto.Una di queste soluzioni è l’utilizzo dell’agente AdBlue per ridurre gli ossidi di azoto mediante trasformazione.
AdBlue è un marchio registrato con cui si commercializza un prodotto denominato tecnicamente AUS32 (Aqueous Urea Solution, soluzione di urea al 32,5%).Il suo obiettivo è di ridurre le emissioni di ossidi di azoto Nox nei motori Diesel.A tale scopo viene applicato un processo chiamato SCR (Selective Catalytic Reduction, riduzione catalitica selettiva).Tale processo avviene in un catalizzatore specifico per l’accumulo e la riduzione dei NOx.
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Manutenzione dei cambi automatici

08.05.2024
Il concetto di trasmissione automatica o di cambio automatico si basa sulla possibilità di cambiare i rapporti o la velocità in modo automatico, senza che il conducente debba eseguire l’azione manualmente per mezzo della leva del cambio. Pertanto, un veicolo dotato di cambio automatico dispone di due soli pedali (freno e acceleratore), mentre risultano assenti frizione e leva del cambio tradizionale.

Il cambio automatico è sempre più diffuso sul mercato. All’inizio usava veniva utilizzato solo nei veicoli d’alta gamma, nei quali il comfort dell’utente era di capitale importanza, mentre ora si sta iniziando a utilizzarlo sulla maggior parte dei modelli di ogni marca.
Al giorno d’oggi sul mercato si può trovare un’infinità di modelli di veicoli, dotati tutti di cambi diversi, suddivisi a loro volta in molteplici varianti in modo tale da assicurare usi specifici. Attualmente vengono prodotti diversi tipi di cambio automatico:

Cambio epicicloidale con convertitore di coppia.
Cambio a variazione continua (CVT).
Cambio robotizzato.
Cambio a doppia frizione.

Ogni cambio montato sui veicoli attualmente commercializzati riceve una denominazione specifica a seconda del costruttore, ad esempio: DSG, PDK, Multitronic, Tiptronic (Gruppo VAG); Easytronic (GM); Steptronic (BMW); Hypertronic (NISSAN); Q-System, Selespeed (ALFA ROMEO-FIAT); Geartronic (VOLVO); PowerShift (FORD), etc.
Essendo presente sul mercato un’ampia gamma di cambi, ciascuno di essi necessità di una specifica manutenzione per tutto il periodo di funzionamento. Alcuni costruttori non raccomandano la manutenzione in quanto non è richiesto il cambio dell’olio, mentre altri specificano dopo quanto tempo si rende necessario sostituire olio e filtri.
In molti casi è necessario effettuare diverse regolazioni o verifiche durante la vita utile del cambio, rispettando sempre le indicazioni del fabbricante dello stesso o del costruttore del veicolo. Le regolazioni potranno avvenire sia in modo meccanico che elettronico, mediante l’utilizzo di uno strumento diagnostico.
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Pass-Thru-Diagnose

08.05.2024
L’incremento delle dotazioni e l’incredibile sviluppo tecnologico delle automobili registrati negli ultimi tempi hanno avuto come conseguenza un aumento notevole delle operazioni di diagnosi che le officine di riparazione devono effettuare.
Attualmente, la diagnosi di gran parte dei guasti avviene inevitabilmente tramite l’utilizzo di strumenti di autodiagnosi che comunicano con le diverse unità di controllo elettronico del veicolo per consultare la cronologia dei guasti, i dati forniti dai sensori, i parametri calcolati e i segnali di uscita forniti ai diversi attuatori. La loro corretta gestione è essenziale per distinguere tra guasti meccanici ed elettrici ed è fondamentale per effettuare l’adattamento di alcuni componenti dopo la sostituzione, dato che vi potrebbero esservi delle differenze di design tra i vecchi e i nuovi componenti, o potrebbe essere necessario sostituire i valori di adattamento a causa di invecchiamento o semplicemente per la regolazione iniziale dei parametri in base alle tolleranze di fabbricazione.
L’evoluzione delle normative internazionali in materia di emissioni applicabili alle automobili ha generato diverse soluzioni tecniche volte sia alla standardizzazione dei protocolli di comunicazione tra veicolo e macchina diagnostica (diagnosi EOBD) che all’imposizione di obblighi ai costruttori di automobili, per semplificare la manutenzione e la riparazione integrali dei loro veicoli con una totale libertà di scelta di servizio per il cliente finale, in conformità alle leggi contro il monopolio e a favore della libera concorrenza.
Da quest’ultima è derivata la diagnosi Pass-Thru, un sistema inizialmente sviluppato affinché i marchi costruttori potessero semplificare le operazioni di verifica e controllo dei sistemi anti-inquinamento in dotazione ai loro modelli, che mette a disposizione di terzi le informazioni e i mezzi necessari per la riparazione e la manutenzione degli stessi.
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Connectivity Systems

08.05.2024
La connettività è la capacità di un dispositivo di scambiare dati in modo autonomo tramite un personal computer o un altro dispositivo elettronico. Nel settore automobilistico si tratta di una realtà che sta rivoluzionando il mercato e si sta sviluppando in modo da non fornire solo un servizio all’utente, ma che dota il veicolo di un certo livello di funzionamento autonomo. L’importanza di tali sistemi è tale che la strategia di vendita dei nuovi modelli si concentrerà su tali prestazioni, passando da un’offerta del 10% commercializzata sul mercato nel 2014 a una previsione del 75% per il 2020.
Offrire un servizio di connessione tramite il veicolo a tutte le persone che hanno bisogno per motivi di lavoro o per il tempo libero di accedere a Internet è il passo avanti effettuato dalle case automobilistiche che hanno integrato una connessione Wi-Fi nel veicolo. Tale connessione comporta ulteriori vantaggi, tra cui la possibilità di effettuare una diagnosi in remoto di eventuali guasti, di fornire assistenza su strada con informazioni in tempo reale sulla situazione del traffico e le condizioni del manto stradale, la disponibilità di parcheggi liberi, la posizione del veicolo in caso di furto e persino il prezzo del carburante presso le stazioni di servizio più vicine. Il sistema consente inoltre di monitorare lo stato della manutenzione del veicolo e di avvisare il conducente in anticipo della necessità di un intervento.
La connettività come dotazione di sicurezza rappresenta uno degli aspetti maggiormente analizzati dai produttori di oggi. L’impiego dei dispositivi personali attraverso i sistemi integrati nel veicolo riduce il rischio di incidenti a causa di distrazioni visive e motorie del conducente. La connessione del veicolo ai dispositivi telefonici consente inoltre di effettuare chiamate di soccorso in caso di incidente, con la possibilità di geolocalizzazione del veicolo.
I sistemi di infotainment attuali sono caratterizzati dal fatto di poter rispecchiare l’interfaccia dello smartphone o del tablet nel dispositivo del veicolo tramite app specifiche, semplificando in tal modo la gestione dello stesso tramite il display del veicolo e la trasmissione o riproduzione di contenuti multimediali esterni tramite connessione bluetooth o ingressi ausiliari e cavo.
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